Il volume è suddiviso in tre sezioni, incentrate su tre aspetti fondamentali per l’intera storia di Roma: il territorio e la sua gestione, il governo e la religione, l’esercito.

Si coglie fin da subito il proposito dei due autori, ossia delineare gli aspetti principali della storia romana con l’aggiunta di significative rappresentazioni grafiche, finalizzate a rendere maggiormente evidenti gli aspetti strutturali, quantitativi e territoriali.

Nella prima sezione si ripercorre la progressiva espansione territoriale di Roma, dalla prima strutturazione urbana all’apogeo dell’impero, il tutto arricchito dalla presenza di numerosissime mappe, sia per l’indicazione dei confini territoriali, sia per i luoghi nevralgici dell’Urbe stessa.

Uno spazio viene riservato alle numerose condizioni giuridiche istituite all’interno della società romana, con un’annessa descrizione degli intricati rapporti tra le varie strutture sociali.

La seconda sezione è incentrata sull’amministrazione politica e sulla sfera del sacro, aspetti cruciali per la regolamentazione di una società antica. Il lettore potrà osservare le tavole che delineano molto chiaramente il complesso sistema comiziale romano e la procedura che doveva essere seguita per ottenere la promulgazione di una norma. Non manca tuttavia un accenno all’età imperiale, quando fin dalla titolatura dei sovrani si può evincere un sensibile cambiamento nell’amministrazione del potere, sempre più incentrato nelle mani di un unico soggetto.

Ampio spazio è riservato anche agli aspetti religiosi: vengono esplicitate le differenze tra culti pubblici e privati, viene rimarcato il valore dei membri dei quattro amplissima collegia e si sottolinea la ritualità caratteristica di una religione di natura contrattuale e del tutto priva di metaforicità.

La terza parte tratta della struttura dell’esercito romano e della sua evoluzione: numerose raffigurazioni permettono di comprendere come l’esercito sia formato da vari nuclei più piccoli (dal contubernium alla legione) e come esso venisse disposto in relazione al luogo di combattimento, alla strategia dell’avversario e alle eventuali necessità di accampamento.

In conclusione gli autori trattano in maniera cursoria di tre conflitti significativi per il mondo romano, riassumendone le cause e gli effetti: le guerre sociali, le guerre puniche (con un excursus su Cartagine) e le rivolte servili, ossia tre conflitti particolarmente presenti anche nella tradizione.

Ad ogni modo, si tratta di un’opera fortemente suggestiva, dal momento che consente di visualizzare in maniera fortemente esplicativa alcuni aspetti strutturali che talvolta vengono acquisiti ma non del tutto compresi, anche perché spesso sensibilmente distanti dalle categorie a cui i lettori moderni sono avvezzi.

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